
Al termine di un processo celebrato con rito abbreviato, un uomo di 30 anni, residente nel Potentino, è stato condannato a sette anni e sei mesi di reclusione per adescamento e prostituzione minorile. La vicenda risale al 2013, in seguito alla segnalazione di una donna che aveva ricevuto una lettera anonima con la minaccia di divulgare un video “compromettente”. I carabinieri si recarono con la donna all’appuntamento, arrestando l’uomo in flagranza di reato. Dalle indagini su pc e telefoni emersero poi anche vari tentativi di adescamento di minori, a cui venivano chiesti rapporti sessuali in cambio di soldi o ricariche telefoniche.